13 metri di marmo, 242 pezzi tra colonne, templi, obelischi, anfore, sfingi e divinità classiche.

Il Centrotavola di Palazzo Reale, uno degli oggetti d’arte più significativi e simbolici degli arredi della reggia, tornerà a risplende grazie a un innovativo progetto di restauro e valorizzazione, un cantiere aperto che coinvolgerà restauratori, studenti e pubblico utilizzando anche le più moderne tecnologie di trasporto e progettazione 3D.

vista del Centrotavola

 

Palazzo Reale - grazie alla Fondazione Atlante e in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Milano - avvia un grande progetto di restauro e valorizzazione che restituirà al pubblico uno dei più importanti pezzi della sua collezione artistica, il Centrotavola di Giacomo Raffaelli, commissionato al grande mosaicista romano per il banchetto in onore di Napoleone e della sua incoronazione a Re d’Italia.

Tappa di un progetto più ampio di ricostruzione della memoria e di tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Palazzo Reale, il Centrotavola (1804) costituisce uno dei pezzi più significativi e simbolici degli arredi e dei manufatti artistici attraverso i quali è possibile tornare indietro nel tempo e riscoprire il ruolo dell'edificio nei secoli, centro della vita cittadina.

Per lungo tempo collocato nella Sala della Lanterna al piano nobile di Palazzo Reale, l’opera è stata trasportata nella Sala delle Quattro Colonne che diventerà dapprima la sede del cantiere e poi la sede definitiva di esposizione al termine del restauro, nel settembre 2022.

Il cantiere, diretto dalla Scuola Beato Angelico (Laboratori ReBA) che metterà a disposizione la sua esperienza in ambito conservativo e nella carpenteria dedicata ai beni culturali, è stato pensato con un taglio didattico e vedrà gli studenti dei corsi di Restauro affiancare i restauratori con l'opportunità di partecipare attivamente a tutte le fasi, dalla mappatura alle complesse e delicate movimentazioni, integrate da un ciclo di lezioni tenute da studiosi e professionisti nel campo del restauro di opere d’arte.

Un restauro innovativo e di alto livello tecnico-scientifico, grazie alla collaborazione con realtà specializzate come TRAART per le fasi delicate di trasporto e movimentazione ed AerariumChain che ha messo le più moderne tecnologie digitali al servizio delle attività di restauro per future stampe 3D di altissima precisione degli elementi mancanti dell’opera e creato l’infrastruttura cloud per la raccolta e la condivisione delle informazioni.

Da gennaio 2022 il progetto diventa anche anche un cantiere a porte aperte! Con un appuntamento fisso il terzo sabato del mese il pubblico potrà accedere al restauro con visite guidate speciali, vedere all'opera i professionisti e osservare da vicino le fasi del progetto, oltre che partecipare online a incontri dedicati agli esiti delle varie fasi dei lavori e ad approfondimenti storico-artistici sull’opera. 

Prenota la tua visita al link wiredexperience.com

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un progetto realizzato da tra Palazzo Reale, Comune di Milano-Cultura in collaborazione con Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano con la sponsorizzazione di Fondazione Atlante e Fondazione Scuola Beato Angelico

 

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