Omar Galliani. L'anatomia del disegno. La natura nell'opera del maestro.
Martedì 19 settembre ore 17.30 - Museo di Storia Naturale Milano, Sala Conferenze (Corso Venezia 55)
Omar Galliani. L'anatomia del disegno. La natura nell'opera del maestro.
conferenza in occasione della mostra "Omar Galliani: Diacronica - Il tempo sospeso" in corso a Palazzo Reale fino al 24 settembre
intervengono:
Omar Galliani, artista
Vera Agosti, curatrice della mostra
Nella poetica del maestro del disegno Omar Galliani è costante il tributo al regno minerale (la grafite), a quello vegetale (le tavole di pioppo) e animale (l’anatomia umana).
Nella serie delle "Nuove Anatomie" (2000 - 2001), il rosso delle vene e delle arterie diventa spighe di grano; i tessuti vascolarizzati suggeriscono una mutazione genetica per effetto dell’aria che respiriamo e delle sostanze che ingeriamo.
Teschi, casse toraciche e vertebre si fondono con immagini floreali nei disegni preparatori di "Notturno" del 2007, una profonda riflessione sulla transitorietà umana; mentre "Omar Roma Amor" del 2011 presenta volti di donne tracciati sulle pagine dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert. "Prometeo", "Cassiopea" e "Orione" (2014) mostrano frammenti scheletrici che viaggiano nel buio di costellazioni improbabili, alla ricerca della relazione tra l’uomo e l’universo.
Il dettaglio anatomico ritorna in "Nuovi santi" e nella serie "Vanitas", dove si combinano fragilità e morte, rappresentate dai teschi, con la bellezza e la vitalità delle immagini floreali; o ancora, nel dittico "Nuovi fiori nuovi santi" (2005), in cui valvole e arterie sono circondate da aureole, richiamo all’iconografia religiosa.
Le rose, simbolo mariano per eccellenza, si dispongono a formare una croce o una luminosa corona di spine nelle opere maggiormente dedicate al sacro.
Dalle spalle della malinconica fanciulla di "De rerum natura" (2020) spunta un albero e intorno a lei precipitano colibrì, metafora dell'estremo controllo e anello di congiunzione tra il mondo fisico e quello spirituale.
Ingresso libero fino a esaurimento posti