Sala delle Quattro Colonne

Sala 4 Colonne foto Stefano Topuntoli, 2003

La Sala delle Quattro Colonne prende il suo nome dai quattro grandi sostegni con capitelli in stile ionico che sorreggono l’altissima volta a botte decorata con lacunari e rosoni.

Venne realizzata nel 1822 da Giacomo Tazzini (1785-1861) allievo di Luigi Canonica (1762-1844) ma recenti studi indicano che il Canonica aveva già ideato in anni precedenti un progetto della sala, ripreso poi dal Tazzini. 

Il maestoso ambiente neoclassico, con le quattro grandi colonne con capitello ionico, richiama la partitura centrale della facciata di Palazzo Reale realizzata dal Pierimarini.

La sala, in realtà, è una “galleria di disimpegno”, un lungo collegamento posto fra l’Appartamento di Parata, destinato all’ufficialità della corte, e l’Appartamento di Riserva per Principi, ovvero le camere destinate agli ospiti di riguardo.

Tazzini trasforma quello che avrebbe potuto essere solo un normale corridoio in uno spazio monumentale, raddoppiandone l’altezza e dilatando l’ambiente verso l’alto. Con l’espediente del lucernario ottagonale permette anche l’illuminazione della sala, priva di finestre, sfruttando la luce zenitale.

La sala è inoltre decorata, nella fascia alta delle pareti in marmorino, da una serie affreschi monocromi che rappresentano trofei, alternati a medaglioni.

Dalla Sala delle Quattro Colonne, per raggiungere la Seconda Sala degli Arazzi, si attraversa il Salotto di Passaggio, un piccolo ambiente circolare con copertura a calotta semisferica, in cui si alternano quattro vani porta a quattro nicchie semicircolari sovrastate da medaglioni.
 

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